Fare campeggio libero in un viaggio in bicicletta
Alcuni cicloviaggiatori scelgono di fare campeggio libero per diverse ragioni. A volte semplicemente per un innato desiderio di avventura, per scollegarsi dal mondo e vivere una dimensione più naturale e a contatto con la strada, altre per l’ovvio risparmio di soldi, altre ancora perché non sono legati alla ricerca dell’hotel in cui dormire e quindi ad un preciso chilometraggio da compiere. Insomma, quando si vuole ci si ferma e ci si accampa, più o meno.
D’altra parte alcune comodità che offre l’albergo sono impagabili, soprattutto perché durante un viaggio in bicicletta c’è ogni giorno un alto dispendio di energie. Come non riconoscere ad esempio la comodità di un letto ed una doccia calda?
Si può variare molto nella scelta, a seconda della stagione e del luogo. L’inverno ad esempio è preferibile dormire in strutture mentre l’estate in campeggio libero tranne una notte ogni tre, quattro, per riposare e riacquistare le energie.
Dove campeggiare
E’ bene ricordare che il campeggio libero è vietato, spesso sì, tollerato, ma non ovunque, anzi ci sono dei luoghi dove è molto rischioso accamparsi per via delle multe salate in cui si potrebbe incorrere se “beccati” dalla guardia forestale. Su tutti, parchi naturali, zone protette, luoghi particolarmente turistici (ad esempio Sardegna e ahimè un po’ tutta l’Italia) ed in stagioni turisticamente “calde”. Se proprio si vuole infrangere la regola, almeno non lasciare traccia del proprio passaggio, avendo il rigoroso obbligo di portare via rifiuti e quant’altro.
In Europa i Paesi dove è più tollerato il campeggio libero sono: Norvegia, Svezia, Finlandia e Islanda, ma in generale è consigliabile farlo in tutte le zone abbastanza “remote”. Da evitare o prestare attenzione invece Germania e Olanda dove ci sono numerosi camping attrezzati che di fatto disincentivano l’accampamento selvaggio, oltre che una certa intransigenza tutta tedesca della polizia.
In genere vige la regola di accamparsi il più lontano possibile da case e strade, ma non vale sempre. Rimanere in un luogo isolato vuol dire essere maggiormente soggetti a pericoli o incontri spiacevoli. Se alcune zone sembrano poco rassicuranti è bene invece rimanere vicini ad abitazioni o qualsiasi altro posto in cui è possibile chiedere aiuto facilmente.
Occhio poi a non campeggiare in proprietà private; spesso di notte si è stanchi e con la poca visibilità si tende a piazzarsi nel primo posto utile ma occorrerebbe sincerarsi di non occupare i terreni di nessuno per non essere scambiati per ladri o malintenzionati.
Una soluzione spesso valida è quella di chiedere il permesso di montare la tenda in case con giardini o simili, e non è raro quando si è in viaggio in bicicletta ricevere un’ospitalità fuori dal comune; sarà per l’aria da veri viaggiatori, sarà che una bicicletta infonde fiducia e verso un cicloturista non si nutrono sospetti.